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venerdì 9 marzo 2012

vecchio polpaccio

Vecchio polpaccio
livido e macilento
dal sole inaridito
arso dal vento
mi porti ancora in alto
a passo lento
ma ostinato
al prossimo tornante. 



                               ged 

16 commenti:

  1. versi meravigliosi, proprio quello che volevo vedere questa mattina al risveglio, chi ha scritto il commento precedente è un povero grezzolone arido e ignorante che farebbe meglio a cercarsi un altro blog: questo è per persone elevate, colte e sensibili (temo tuttavia che si tratti di sua moglie, la perfida Roscia)
    E.

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  2. brigante, come fai a sapere tutto!

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  3. A me la poesia dei poplacci piace. A chi devo inviare la foto di quando ero babbo natale? Ho solo la e-mail di Enrico, ma non quella dell'editore. Se me lo fate sapere subito è meglio perché ho iniziato a compilare il PRIN dell'anno venturo (come sapete faccio le cose prima che inizino). Pilon

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  4. ti avevo già scritto la mail in un commento che evidentemente ti è sfuggito gpanizon@gmail.com

    la tua poesia non è stata accolta dalla redazione poichè è stata ritenuta moralmente impresntabile

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  5. Si dice "impresntabile", senza la e

    Prof. Gepi Candelieri
    Accademico della Crusca

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  6. Caro editore, come hai già osservato in passato nessuno, dico nessuno, ha mai commentato il mio romanzo, forse aspettano di vedere dove vado a parare, oppure non lo leggono, nel qual caso sarebbe utile che lo dicessero forte e chiaro perché io ho un sacco di cose a fare, tipo l'orto, cucinare, far la spesa, portare Ruby a spasso, comprare il giornale, salutare i vicini e dormire sul divano.

    E.

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  7. Io lo leggo. Non lo commento perché è perfetto così com'è.

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  8. Grazie, questo è il primo complimento che ricevo da quando ho inziato a scrivere (fine 2008), se si escludono quelli di mia madre, mia unica e affezionata lettrice, che però forse mi dice bravo come faceva quando ero piccolo, per incoraggiarmi ad affrontare la vita (i miei fratelli non mi leggono perché "hanno da fare", così dicono, ma dal tono si capisce benissimo che intendono dire che si occupano di cose serie loro. Quindi grazie, Pilon, queste tue parole mi saranno d'aiuto per i prossimi dieci romanzi inediti.
    E.

    (si dice polpaccio o poplaccio?)

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  9. si dice poplaccio

    Prof. Gepi Candelieri
    Accademico della Crusca
    Pastore Arcade
    insieme a:
    Nanni Cicala
    Girolamo Pavoncello
    Alfio Biagi
    Cecco Bonati
    Luigi De Carmine
    Francesco Cuomo
    Sergio Durone
    Santo Nardine
    Arturo Fais

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  10. Si dice poplaccio, voce del verbo poplaus che vuol dire "essere, stare, trovarsi subito prima della cavigla e immediatamente sotto il ginocio"

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  11. io lo leggo, ma adoro anche le tue marmellate e non posso pensare a Ruby che sogna i sassi e aspetta di essere portata a spasso

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  12. Anche io leggo il tuo romanzo e devo dire che lo adoro. Mi chiamo Darla, ho venticinque anni, occhi verdi, capelli biondi. Se mi scrivi (darla@viaemail.com), ti dimostro che mi piace.

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  13. Darla,
    già t'amo, già sento in sen la fiamma... ardo Darla ardo... pascomi di dolor, piangendo rido;
    egualmente mi spiace morte e vita:
    in questo stato son, donna, per voi.
    E

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  14. scusa Darla, per caso qualche anno fa ti sei fatta rimorchiare da un segaligno e il giorno dopo ti sei presentata al muretto con una visiera?

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  15. Si, un segaligno col polpaccio glabro e le ascelle piene di maionese
    xxx Darla

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