ecco l'autore non ha mai il coraggio d dirmi cosa ne pensa delle mie composizioni adesso che è sotto ricatto potrebbe sbilanciarsi.... del doman non c'è certezza molti potrebbero restare con la voglia di leggere il capitolo quarantasette
Carlo Mazza e Rosa Pezza si sposarono. – Però il connubio fu infelice, un inferno diventò. Lui diceva: Pe’ ‘sta Pezza Ho perduto ogni sollazzo. Lei diceva: Questo Mazza Che fastidio che mi dà. Fu così che Rosa Pezza un bel giorno s’invaghì d’un amico, un certo Pizzo, e con lui se ne fuggì
Pezza e Pizzo senza Mazza se ne andarono a Milazzo Ojli – Ojlà Ojli – Ojlà. Il tradito Carlo Mazza sono io. Eh! Eh! Eh! Eh! Eccomi quà. Ah! s’incoccio a Rosa Pezza a Milazzo, ‘nzieme a Pizzo... v’assicuro faccio ‘o pazzo, faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i... Poi vedrete se lo fo, se lo fo – se lo fo. Poi vedrete se lo fo, se lo fo – se lo fo.
Dopo un mese di carezze, Rosa Pezza cosa fa? Lascia Pizzo e con ebrezza ad un altro il cuore dà. Questo tale, un certo Cozzi, possidente di Terlizzi, s’invaghisce come un pazzo e la porta via con sé. E così mentre la Pezza con un altro se ne va... lascia Pizzo che singhiozza per la cruda infedeltà.
Pezza e Cozzi senza Pizzo se ne andarono ad Arezzo Ojli – Ojlà Ojli – Ojlà. Il tradito Carlo Mazza sono io. Eh! Eh! Eh! Eh! Eccomi quà. Ah! s’incoccio a Rosa Pezza ad Arezzo, ‘nzieme a Cozzi, v’assicuro faccio ‘o pazzo, faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i... Poi vedrete se lo fo, se lo fo – se lo fo. Poi vedrete se lo fo, se lo fo – se lo fo.
Per un Pizzo e per un Cozzi quella infame che mi fè! Ma c’è adesso Alberto Rizzo che tradisce tutti e tre. Pizzo e Cozzi cu’ stu Rizzo s’incontrarono a Varazze, e per quella ingrata pezza una rissa s’ingaggiò. Quel tal Cozzi disse a Pizzo non quel Rizzo ucciderò, e nemmeno a Rosa Pezza, prendo il treno e me ne vo.
Pizzo e Rizzo senza Cozzi Si lasciarono a Varazze Ojli – Ojlà Ojli – Ojlà. Il Caprone Carlo Mazza sono io. Eh! Eh! Eh! Eh! Eccomi quà. Ora Pezza senza Pizzo, senza Mazza senza Cozzi, senza Rizzo sola sola per il mondo vagherà. Che rimorsi porterà, porterà – porterà, Che la possino ammazzà, ammazzà – ammazzà.
No, aspetta, dove vai? resta ancora un po', scherzavo... e poi Pisano e Cioffi sono quasi meglio di Leopardi, non ti son piaciuti? Che c'entra il gas? Sai mica dove è finita Matisse? Legge ancora? Sono molto preoccupato. È pieno di spagnoli. Sono amici tuoi?
Non risponde... dev'essere uscito... si è offeso... adesso rimaniamo senza gas... che vorrà mai dire? Perché parla sempre così complicato... sarà una sciarada? O forse un'allegoria? "Scherzi col fuoco", così ha scritto, ma cosa vuol dire? E poi "adesso chiudo il gas e vado via", anche questo è poco chiaro, forse c'è una perdita, allora conviene chiamare subito un idraulico o il numero verde dell'ENI... e dai rispondi... lo so che sei lì
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RispondiElimina1. Molto meglio di Beethoven
2. Carino
3. Ci sento Einaudi, Annecchino...
4. Una schifezza, l'avrà pensata Nenè.
Originale la parte del metronomo
RispondiEliminaIo quella roba non l'ho fatta, a me interessa solo la palla da tennis e lui, Dio, il mio padrone
RispondiEliminaNenè
Ma dai, scherzavo, è bellissimo
RispondiEliminaCarlo Mazza e Rosa Pezza
RispondiEliminasi sposarono. – Però
il connubio fu infelice,
un inferno diventò.
Lui diceva: Pe’ ‘sta Pezza
Ho perduto ogni sollazzo.
Lei diceva: Questo Mazza
Che fastidio che mi dà.
Fu così che Rosa Pezza
un bel giorno s’invaghì
d’un amico, un certo Pizzo,
e con lui se ne fuggì
Pezza e Pizzo senza Mazza
se ne andarono a Milazzo
Ojli – Ojlà
Ojli – Ojlà.
Il tradito Carlo Mazza
sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
Eccomi quà.
Ah! s’incoccio a Rosa Pezza
a Milazzo, ‘nzieme a Pizzo...
v’assicuro faccio ‘o pazzo,
faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i...
Poi vedrete se lo fo,
se lo fo – se lo fo.
Poi vedrete se lo fo,
se lo fo – se lo fo.
Dopo un mese di carezze,
Rosa Pezza cosa fa?
Lascia Pizzo e con ebrezza
ad un altro il cuore dà.
Questo tale, un certo Cozzi,
possidente di Terlizzi,
s’invaghisce come un pazzo
e la porta via con sé.
E così mentre la Pezza
con un altro se ne va...
lascia Pizzo che singhiozza
per la cruda infedeltà.
Pezza e Cozzi senza Pizzo
se ne andarono ad Arezzo
Ojli – Ojlà
Ojli – Ojlà.
Il tradito Carlo Mazza
sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
Eccomi quà.
Ah! s’incoccio a Rosa Pezza
ad Arezzo, ‘nzieme a Cozzi,
v’assicuro faccio ‘o pazzo,
faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i...
Poi vedrete se lo fo,
se lo fo – se lo fo.
Poi vedrete se lo fo,
se lo fo – se lo fo.
Per un Pizzo e per un Cozzi
quella infame che mi fè!
Ma c’è adesso Alberto Rizzo
che tradisce tutti e tre.
Pizzo e Cozzi cu’ stu Rizzo
s’incontrarono a Varazze,
e per quella ingrata pezza
una rissa s’ingaggiò.
Quel tal Cozzi disse a Pizzo
non quel Rizzo ucciderò,
e nemmeno a Rosa Pezza,
prendo il treno e me ne vo.
Pizzo e Rizzo senza Cozzi
Si lasciarono a Varazze
Ojli – Ojlà
Ojli – Ojlà.
Il Caprone Carlo Mazza
sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
Eccomi quà.
Ora Pezza senza Pizzo,
senza Mazza senza Cozzi,
senza Rizzo sola sola
per il mondo vagherà.
Che rimorsi porterà,
porterà – porterà,
Che la possino ammazzà,
ammazzà – ammazzà.
Pisano e Cioffi
scherzi col fuoco
RispondiEliminaadesso chiudo il gas e vado via
No, aspetta, dove vai? resta ancora un po', scherzavo... e poi Pisano e Cioffi sono quasi meglio di Leopardi, non ti son piaciuti? Che c'entra il gas?
RispondiEliminaSai mica dove è finita Matisse? Legge ancora? Sono molto preoccupato.
È pieno di spagnoli. Sono amici tuoi?
Non risponde... dev'essere uscito... si è offeso... adesso rimaniamo senza gas... che vorrà mai dire? Perché parla sempre così complicato... sarà una sciarada? O forse un'allegoria? "Scherzi col fuoco", così ha scritto, ma cosa vuol dire? E poi "adesso chiudo il gas e vado via", anche questo è poco chiaro, forse c'è una perdita, allora conviene chiamare subito un idraulico o il numero verde dell'ENI... e dai rispondi... lo so che sei lì
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