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giovedì 29 marzo 2012

ecco l'autore non ha mai il coraggio d dirmi cosa ne pensa delle mie composizioni adesso che è sotto ricatto potrebbe sbilanciarsi.... del doman non c'è certezza molti potrebbero restare con la voglia di leggere il capitolo quarantasette 

8 commenti:

  1. Scegli un commento tra i seguenti:
    1. Molto meglio di Beethoven
    2. Carino
    3. Ci sento Einaudi, Annecchino...
    4. Una schifezza, l'avrà pensata Nenè.

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  2. Originale la parte del metronomo

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  3. Io quella roba non l'ho fatta, a me interessa solo la palla da tennis e lui, Dio, il mio padrone
    Nenè

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  4. Ma dai, scherzavo, è bellissimo

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  5. Carlo Mazza e Rosa Pezza
    si sposarono. – Però
    il connubio fu infelice,
    un inferno diventò.
    Lui diceva: Pe’ ‘sta Pezza
    Ho perduto ogni sollazzo.
    Lei diceva: Questo Mazza
    Che fastidio che mi dà.
    Fu così che Rosa Pezza
    un bel giorno s’invaghì
    d’un amico, un certo Pizzo,
    e con lui se ne fuggì

    Pezza e Pizzo senza Mazza
    se ne andarono a Milazzo
    Ojli – Ojlà
    Ojli – Ojlà.
    Il tradito Carlo Mazza
    sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
    Eccomi quà.
    Ah! s’incoccio a Rosa Pezza
    a Milazzo, ‘nzieme a Pizzo...
    v’assicuro faccio ‘o pazzo,
    faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i...
    Poi vedrete se lo fo,
    se lo fo – se lo fo.
    Poi vedrete se lo fo,
    se lo fo – se lo fo.

    Dopo un mese di carezze,
    Rosa Pezza cosa fa?
    Lascia Pizzo e con ebrezza
    ad un altro il cuore dà.
    Questo tale, un certo Cozzi,
    possidente di Terlizzi,
    s’invaghisce come un pazzo
    e la porta via con sé.
    E così mentre la Pezza
    con un altro se ne va...
    lascia Pizzo che singhiozza
    per la cruda infedeltà.

    Pezza e Cozzi senza Pizzo
    se ne andarono ad Arezzo
    Ojli – Ojlà
    Ojli – Ojlà.
    Il tradito Carlo Mazza
    sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
    Eccomi quà.
    Ah! s’incoccio a Rosa Pezza
    ad Arezzo, ‘nzieme a Cozzi,
    v’assicuro faccio ‘o pazzo,
    faccio ‘o pazzo... v’’o dich’i...
    Poi vedrete se lo fo,
    se lo fo – se lo fo.
    Poi vedrete se lo fo,
    se lo fo – se lo fo.

    Per un Pizzo e per un Cozzi
    quella infame che mi fè!
    Ma c’è adesso Alberto Rizzo
    che tradisce tutti e tre.
    Pizzo e Cozzi cu’ stu Rizzo
    s’incontrarono a Varazze,
    e per quella ingrata pezza
    una rissa s’ingaggiò.
    Quel tal Cozzi disse a Pizzo
    non quel Rizzo ucciderò,
    e nemmeno a Rosa Pezza,
    prendo il treno e me ne vo.

    Pizzo e Rizzo senza Cozzi
    Si lasciarono a Varazze
    Ojli – Ojlà
    Ojli – Ojlà.
    Il Caprone Carlo Mazza
    sono io. Eh! Eh! Eh! Eh!
    Eccomi quà.
    Ora Pezza senza Pizzo,
    senza Mazza senza Cozzi,
    senza Rizzo sola sola
    per il mondo vagherà.
    Che rimorsi porterà,
    porterà – porterà,
    Che la possino ammazzà,
    ammazzà – ammazzà.

    Pisano e Cioffi

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  6. scherzi col fuoco
    adesso chiudo il gas e vado via

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  7. No, aspetta, dove vai? resta ancora un po', scherzavo... e poi Pisano e Cioffi sono quasi meglio di Leopardi, non ti son piaciuti? Che c'entra il gas?
    Sai mica dove è finita Matisse? Legge ancora? Sono molto preoccupato.
    È pieno di spagnoli. Sono amici tuoi?

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  8. Non risponde... dev'essere uscito... si è offeso... adesso rimaniamo senza gas... che vorrà mai dire? Perché parla sempre così complicato... sarà una sciarada? O forse un'allegoria? "Scherzi col fuoco", così ha scritto, ma cosa vuol dire? E poi "adesso chiudo il gas e vado via", anche questo è poco chiaro, forse c'è una perdita, allora conviene chiamare subito un idraulico o il numero verde dell'ENI... e dai rispondi... lo so che sei lì

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