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lunedì 20 giugno 2016


Sono vent'anni che te ne sei andato Antonio, nel mezzo del cammin di nostra vita, volevo dirti che mi manchi, ci manchi, perchè siamo stati in tanti a volerti bene ....
Con te se n'è andato l'amico d'infanzia su cui puoi sempre contare, con cui avresti voluto confrontarti e andare avanti, ogni tanto mi vieni a trovare in sogno, sempre malato ma ottimista, in realtà subito dopo morto i sogni erano veri e propri incubi...lo dico qui anche a pochi intimi, che forse non sanno che quando sei morto ho dovuto trasportare il tuo corpo in barella dalla sala degenza all'obitorio con il medico curante, perché il personale non poteva farlo in quanto era un ospedale infantile, una cosa fatta quasi di nascosto … risultato nei sogni seguenti, io ero il Tuo assassino e cercavo sempre di nascondere le prove del delitto ...probabilmente era anche un senso di colpa di essere io vivo e tu morto, di essere stato troppo poco al tuo fianco negli ultimi giorni...fatto sta che ho sofferto veramente molto la tua perdita e questi sogni li ho vissuti come una ingiusta  punizione.