Sono io, Mauro, il Romanzo (cfr. cap. 28 del Controromanzo), checchè ne dica Porcu (cfr. cap. 29, ibid.). E non sto chiedendo niente di straordinario: siccome sono il Romanzo, vorrei essere ricitato nello stesso. Anche se mi viene il dubbio che Porcu sia il Romanzo ed io il Controromanzo. O magari viceversa. Certo che tutte queste reincarnazioni stanno creando un bailamme.
comunque io ho chiuso il prin, la mia B, la B di altri cinque colleghi e tre A di tre colleghi uno di roma, uno di palermo e uno di Milano, ohi come farebbero in italia senza di me
l'autore vorrebbe che infrangessi le regole pubblicando anche il capitolo 28, ma io non ci sto anche perchè sono a corto di copertine... e poi è solo colpa sua se ieri evidentemente non è stato produttivo
Egregio Sig. Pilon, la sua carta è stata bloccata per un periodo di 180 giorni a causa di attivita irregolari, per procedere allo sblocco confermare la propria identità,subito. Insomma: Pilon o Porcu? E se Porcu: Gavino o Pietro? E chi è che scrive il controromanzo, Pilon, Porcu o addirittura Maz? Qui non si capisce più niente.
È molto urgente sapere se Ged ha perso anche questo inverno i peli sui polpacci, ci descriva al più presto i suoi polpacci attuali così l'editore li pubblica nella MISCELLANEA DEL SABATO, la nuova iniziativa scientifica di "o uno o l'altro" che domani avrà il seguente indice: 1)descrizione dei polpacci di Ged; 2)foto di Pilon di quando era Babbo Natale; 3) poesia molto bella di Matisse.
Non capisco questa storia dei polpacci, mi sembra una provocazione tipo quella della striscia bianca di Pilon. Quando mai se n'è parlato? Comunque non ho affatto perso i peli dei polpacci questo inverno. Per la semplice ragione che li ho persi già tutti da cinque o sei anni fa. Dunque i miei polpacci risultano glabri, coperti di macchioline bianche, pieni di bozzi, lividi e e ammaccature. Ma soprattutto hanno un colore biancastro e un'aspetto liso, consunto, polveroso. Ma siccome volevi una bella poesia, ecco, i miei polpacci ne meritano una:
Vecchio polpaccio livido e macilento dal sole inaridito arso dal vento mi porti ancora in alto a passo lento ma ostinato al prossimo tornante.
Ged, lascia il tuo impiego e fai solo il poeta, ne guadagnerà l'Italia e il mondo. Vedrai, ti manterrà Roscia (coi soldi del Prin) proprio come fecero gli amici di Beethoven col grande genio, perché anche tu sei un genio, ti basta solo uno spunto (i polpacci) e quasi per magia ne ricavi parole eterne che fanno tremare, riflettere, emozionare. Grazie, Ged. E.
capitolo breve, colpa del Prin
RispondiEliminaE.
non ci crederete ma questa volta ho letto il capitolo
RispondiEliminatutto?
RispondiEliminachi è Ciocci?
RispondiEliminacome chi è Ciocci? ma lo leggete o guardate solo le figure?
RispondiEliminaVorrei avere voce in capitolo. Mauro (Il Romanzo)
RispondiEliminaMauro, fai la fila, di dove sei? Appena arrivato e ti vuoi piazzare!
RispondiEliminaSono io, Mauro, il Romanzo (cfr. cap. 28 del Controromanzo), checchè ne dica Porcu (cfr. cap. 29, ibid.). E non sto chiedendo niente di straordinario: siccome sono il Romanzo, vorrei essere ricitato nello stesso. Anche se mi viene il dubbio che Porcu sia il Romanzo ed io il Controromanzo. O magari viceversa. Certo che tutte queste reincarnazioni stanno creando un bailamme.
RispondiEliminaeh Mauro, fai la gavetta, lo sai come funziona!
RispondiEliminacomunque io ho chiuso il prin, la mia B, la B di altri cinque colleghi e tre A di tre colleghi uno di roma, uno di palermo e uno di Milano, ohi come farebbero in italia senza di me
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo chiedo l'accesso agli atti. E non se ne parli più. Mauro
RispondiEliminaio intanto diminuisco
RispondiEliminaE.
l'autore vorrebbe che infrangessi le regole pubblicando anche il capitolo 28, ma io non ci sto anche perchè sono a corto di copertine...
RispondiEliminae poi è solo colpa sua se ieri evidentemente non è stato produttivo
Egregio Sig. Pilon,
RispondiEliminala sua carta è stata bloccata per un periodo di 180 giorni a
causa di attivita irregolari, per procedere allo sblocco confermare la propria identità,subito.
Insomma: Pilon o Porcu? E se Porcu: Gavino o Pietro? E chi è che scrive il controromanzo, Pilon, Porcu o addirittura Maz? Qui non si capisce più niente.
scrivo io tutto io faccio tutto io
RispondiEliminaÈ molto urgente sapere se Ged ha perso anche questo inverno i peli sui polpacci, ci descriva al più presto i suoi polpacci attuali così l'editore li pubblica nella MISCELLANEA DEL SABATO, la nuova iniziativa scientifica di "o uno o l'altro" che domani avrà il seguente indice: 1)descrizione dei polpacci di Ged; 2)foto di Pilon di quando era Babbo Natale; 3) poesia molto bella di Matisse.
RispondiEliminaNon capisco questa storia dei polpacci, mi sembra una provocazione tipo quella della striscia bianca di Pilon.
RispondiEliminaQuando mai se n'è parlato?
Comunque non ho affatto perso i peli dei polpacci questo inverno.
Per la semplice ragione che li ho persi già tutti da cinque o sei anni fa.
Dunque i miei polpacci risultano glabri, coperti di macchioline bianche, pieni di bozzi, lividi e e ammaccature. Ma soprattutto hanno un colore biancastro e un'aspetto liso, consunto, polveroso.
Ma siccome volevi una bella poesia, ecco, i miei polpacci ne meritano una:
Vecchio polpaccio
livido e macilento
dal sole inaridito
arso dal vento
mi porti ancora in alto
a passo lento
ma ostinato
al prossimo tornante.
Ged, lascia il tuo impiego e fai solo il poeta, ne guadagnerà l'Italia e il mondo. Vedrai, ti manterrà Roscia (coi soldi del Prin) proprio come fecero gli amici di Beethoven col grande genio, perché anche tu sei un genio, ti basta solo uno spunto (i polpacci) e quasi per magia ne ricavi parole eterne che fanno tremare, riflettere, emozionare. Grazie, Ged.
RispondiEliminaE.