uno
Su fogu...! - il grido aveva bucato la notte, spargendo un'eco di terrore ancestrale. - Su fogu...! - Dalla finestra, solo buio. Ancora l'urlo, maschile, profondo, paesano.
DUE
Albeggiava. Mentre l'enorme incendio devastava, sotto i nostri occhi impotenti, ettari di macchia mediterranea, guardavo Nicola Pirro, sovrintendente - ma lui dice "maresciallo" - lucano, sardo d'adozione, e me lo sentivo un poco somigliare. Lui stava seduto su un muro a secco, come me, e aveva pochi capelli e tanti pensieri, come me, e un termos anteguerra che teneva il caffé miracolosamente caldo, diverso da me.
Le ingenti forze impegnate in quel momento nella lotta alla piaga degli incendi erano, a quanto ne sapevo: un Canadair, in cielo; in terra io, Pirro e quattro carabinieri (dei quali uno, graduato, era impegnato a seguire col braccio alzato il volo dell’aeroplano, commentando coi sottoposti). Tutte le forze di terra avevano già usufruito del caffè di Pirro e i carabinieri si erano poi leggermente defilati, rosi dallo scrupolo di aver approfittato di vettovagliamenti della PS. Diciamo che attendevamo rinforzi, su quell'avamposto elevato, un bastione granitico spoglio e delimitato da muri a secco come una santuario arcaico, illuminato da una apocalittica luce rossastra, filtrata dal calore del fuoco e già gonfia di cenere
- Ecco i pompieri. Malanno! quella camionetta sale pure sugli scogli.
- Vai, Nicò, a sentire cosa dicono.
- Lo so cosa dicono: che non si sentono estranei all'idea di un caffè.
- Andiamo insieme allora, così non si permettono.
La jeep dei pompieri era ferma al margine del pia¬noro. L'uomo al volante, coi pantaloni della divisa e in maniche di camicia, aveva il volto completamente nero, ma zebrato da rivoli di sudore. Si spenzolava dallo sportello semiaperto con aria di cane ansioso, aspettando che arrivassimo a portata di voce. Pirro già pronto con termos e bicchierini di plastica, perché dice dice, ma alla fine va fiero che tutti si bevano il suo caffè .
- Commissario, buongiorno.
- Buongiorno a lei, Deidda. - Era il comandante dei Vigili del fuoco: un bono, come dicono le ragazzine. Un campidanese (o cagliaritano proprio, non so, comunque di giù) fresco di Gallura, per meriti di servizio. Occhi azzurri, fisico atletico, quarantacinque anni portati gratis da una ditta di trasporti. Capace di lavorare tutto il giorno tra le fiamme senza nemmeno farsi vento con la mano.
- Allora?
- Circoscritto prima della provinciale, a sud e a sud-est. Verso la Tanca di Li Lioni stiamo provando a fermarlo su una tagliafuoco. È un bene che siate qui. Andate subito a Cala Veronese: sul promontorio c'è una villa, dentro la villa c’è un morto. Penso che l'incendio si sia originato proprio in quel punto. Ci si arriva tagliando per i campi qui sotto, poi la costiera è quasi percorribile. Vi possono accompagnare i miei con la jeep: io vado con i carabinieri a prendere la mia macchina e vi raggiungo.
Bello, conciso, efficiente. Così mi piacciono i pompieri.
6. In camera da letto, sul comodino, il commissario trova un libro aperto a pagina 60:
RispondiEliminaHesse Enza D.- Tremen Tina, Cento modi infallibili per uccidere la suocera, Ladispoli 2011.
- Perbacco, per la Tremen si mette male... vediamo un po'... pagina 60... "In casi veramente estremi, se si è disposti a sacrificare la propria abitazione, si può invitare la suocera a pranzo e dar fuoco alla casa..."
- È lei, la Tremen, dobbiamo trovarla, andiamo, presto
- Un momento Deidda, c'è puzza di btuciato
- Bè, certo, è bruciata la casa
- Intendevo dire che qualcosa non quadra, sembra che qualcuno, l'assassino, abbia voluto depistarci...
es un romancero muj muj caliente
RispondiEliminahosefa
7. Il letto sembra un campo di battaglia, è sottosopra, ovunque macchie di liquido seminale, peli pubici e di polpaccio, sangue. Il commissario e Deidda lo osservano ben attenti a non toccare nulla.
RispondiElimina"Conosco solo un uomo capace di sconvolgere un letto in questo modo, l'avvocato Apostolico"
"Lo stallone?"
"Proprio lui, c'è la sua firma"
"Dicono in paese che riesce ad avere cinquantuno rapporti completi senza perdere un colpo"
"Alla sua età è qualcosa da non credersi... era l'amante di Enza Hesse, la coautrice del libro... Deidda chiami subito la Centrale, dobbiamo trovarla"
7. - Scusi commissario - fece Deidda - posso farle una domanda di carattere personale?
RispondiElimina- Sentiamo - rispose Fontana.
- Mi sembrava che fosse lei in prima persona a raccontare la vicenda, come che adesso c'è questo narratore onnisciente?
- Mi congratulo con lei, Deidda, ci sa fare con tutto quello che scotta, compresa certa letteratura. Le dirò, è una mia tecnica di indagine, mi confondo con gli altri personaggi e aspetto che qualcuno si tradisca intervenendo al mio posto. In queste ultime righe, per esempio, mi sembra di aver colto uno stile avvocatesco.
Ma ora basta, torniamo ai fatti, dal profumo di caffè bruciato deduco che fuori ci sia Pirro e che il suo passaggio attraverso l'incendio non sia stato facile.
ma... quanti capitoli saranno, stavolta?
RispondiEliminacosì, giusto per sapermi regolare su quando ripassare da queste parti ;)
non so questi stanno a fa' un casino, se lo stanno inventando improvvisano
Eliminacomunque ripassa quando vuoi che mi fa piacere
ciao
Editooore, si può avere all'inizio di ogni puntata la lista dei personaggi?
RispondiEliminaTnx
La carica erotica degli avvocati è poco interessante, chi riporta un po' d'ordine?
RispondiEliminaRoscia fai qualcosa...
Giusto, un po' di fascismo please!
RispondiEliminamais interessante é a carga erótica do chefe dos bombeiros
RispondiEliminaEloisa
9. (il secondo 7 è un 8, nde). Il commissario Fontana, che sono io, diede un'ultima occhiata ai poveri resti di Angela Colofonia e con Deidde uscì dalla villa incontro a Pirro. Poco lontano era parcheggiata una Buick Enclave Luxuty Crossover appena uscita dalla fabbrica. Un tale leggeva il Los Angeles Time nell'abitacolo fumando un grosso Avana Partagas, era l'autista dell'avvocato Apostolico, un avanzo di galera che l'avvocato aveva tirato fuori corrompendo il giudice Minnisi. Il commissario Fontana, che sono io, mise le mani nella fondina e si preparò al peggio, con quello non c'era da scherzare.
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