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martedì 10 aprile 2012

ADESSO ALTRE PECORE capitolo cinquantotto


 CINQUANTOTTO

Mentre aspettiamo la mia valigia (Adelina non ha portato nulla, solo lo spazzolino e Platone) suona il mio cellulare, è Ciocci.
“Prendiamo l’aereo tra un paio d’ore, saremo a Roma per l’ora di cena, voi tutto bene?”
“Benissimo, aspettiamo i bagagli”
“Babbo è molto contento”
“Babbo?”
Sul momento ho un attacco di rabbia, il desiderio di appendere Ciocci ad un traliccio dell’Enel, poi mi ricordo che il suo teorema si sposa con le mie teorie, quindi d’ora in avanti devo credere anch’io all’esistenza di babbo, ossia a Dio.
“Si, certo, babbo”
“E perché è contento?”
“Finalmente ha realizzato il suo sogno di concludere un libro con le felici nozze del protagonista, che naturalmente è sempre lui, adesso gli piacerebbe scrivere e vissero sempre felici e contenti ma gli ho detto di aspettare, di farvi finire almeno il viaggio di nozze”
“Bravo Ciocci, grazie, digli di aspettare qualche pagina, il tempo di portare Adelina a Ponte Sisto e di mangiare un piatto di pajata a Testaccio, io no, io prendo un riso in bianco”
“Hai la diarrea?”
“Non mi piacciono le interiora”
“Prendi un piatto di fettuccine ai funghi porcini, che bisogno c’è di un riso in bianco, potrebbe essere l’ultima cena”
“Saluti a soreta”, dico toccandomi i cabasisi.
Già, perché il Teorema di Ciocci si sposerà pure con le mie convinzioni però non mi piace un granché, non voglio finir la mia vita con Adelina perché lo decide babbo, ho un sacco di cose da fare, voglio pulire la casa con Adelina, vederla mentre passa l’aspirapolvere, comunque una cosa è chiara: adesso non dico nulla a Adelina, sarebbe la fine. Poi penso a quello che ho appena detto a Ciocci, saluti a soreta, e mi torna l’allegria, soreta sarebbe Lucie, quel Ciocci è fuori di testa, la vita continua, altro che babbo!
“Che dice?”, chiede Adelina.
“Che saranno a Roma questa sera”
“Ceniamo insieme?”
“Tu cosa preferisci?”
“Meglio una cenetta romantica, cucino io, cosa ti piacerebbe?”
“Baccalà, è da un po’ che lo desidero”
“Fritto?”
“All’istriana”
“Sarebbe?”
“Praticamente alla triestina”
“Cioè?”
“Non lo so, credo con olive e capperi”
“Impossibile, olive e capperi non si usano da quelle parti”
“Forse con la cipolla”
“Forse…ti piace la cucina istriana?”
“Cosa sai fare di buono?”
“Tutto fora che il baccalà”
“Peccato”
“Potrei fare una bella polenta”
“Come?”
“Con sugo di anatra muta”
“Polenta o baccalà? Dev’essere il famoso Secondo problema di Parenzo
“Il primo qual è?”
“Perché non m’ami più?”


4 commenti:

  1. zero commenti mi mette tristezza...

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  2. nemmeno il mio leone ha ricevuto commenti
    non ti preoccupare succede

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  3. mi dispiace, ero in viaggio, di solito almeno commento io, però l'anonimo invece di scrivere "zero commenti" poteva commentare, che gli costa scrivere "che bella copertina", nulla, e fa felice una persona
    (oggi, alle ore 14, mi guardo dalla finestra l'America's Cup, però piove, cazzarola)

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  4. si, è vero, che bella copertina!

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