CINQUANTOTTO
Mentre
aspettiamo la mia valigia (Adelina non ha portato nulla, solo lo
spazzolino e Platone) suona il mio cellulare, è Ciocci.
“Prendiamo
l’aereo tra un paio d’ore, saremo a Roma per l’ora di cena, voi
tutto bene?”
“Benissimo,
aspettiamo i bagagli”
“Babbo
è molto contento”
“Babbo?”
Sul
momento ho un attacco di rabbia, il desiderio di appendere Ciocci ad
un traliccio dell’Enel, poi mi ricordo che il suo teorema si sposa
con le mie teorie, quindi d’ora in avanti devo credere anch’io
all’esistenza di babbo, ossia a Dio.
“Si,
certo, babbo”
“E
perché è contento?”
“Finalmente
ha realizzato il suo sogno di concludere un libro con le felici nozze
del protagonista, che naturalmente è sempre lui, adesso gli
piacerebbe scrivere e vissero sempre felici e contenti ma gli
ho detto di aspettare, di farvi finire almeno il viaggio di nozze”
“Bravo
Ciocci, grazie, digli di aspettare qualche pagina, il tempo di
portare Adelina a Ponte Sisto e di mangiare un piatto di pajata a
Testaccio, io no, io prendo un riso in bianco”
“Hai
la diarrea?”
“Non
mi piacciono le interiora”
“Prendi
un piatto di fettuccine ai funghi porcini, che bisogno c’è di un
riso in bianco, potrebbe essere l’ultima cena”
“Saluti
a soreta”, dico toccandomi i cabasisi.
Già,
perché il Teorema di Ciocci si sposerà pure con le mie
convinzioni però non mi piace un granché, non voglio finir la mia
vita con Adelina perché lo decide babbo, ho un sacco di cose da
fare, voglio pulire la casa con Adelina, vederla mentre passa
l’aspirapolvere, comunque una cosa è chiara: adesso non dico nulla
a Adelina, sarebbe la fine. Poi penso a quello che ho appena detto a
Ciocci, saluti a soreta, e mi torna l’allegria, soreta
sarebbe Lucie, quel Ciocci è fuori di testa, la vita continua, altro
che babbo!
“Che
dice?”, chiede Adelina.
“Che
saranno a Roma questa sera”
“Ceniamo
insieme?”
“Tu
cosa preferisci?”
“Meglio
una cenetta romantica, cucino io, cosa ti piacerebbe?”
“Baccalà,
è da un po’ che lo desidero”
“Fritto?”
“All’istriana”
“Sarebbe?”
“Praticamente
alla triestina”
“Cioè?”
“Non
lo so, credo con olive e capperi”
“Impossibile,
olive e capperi non si usano da quelle parti”
“Forse
con la cipolla”
“Forse…ti
piace la cucina istriana?”
“Cosa
sai fare di buono?”
“Tutto
fora che il baccalà”
“Peccato”
“Potrei
fare una bella polenta”
“Come?”
“Con
sugo di anatra muta”
“Polenta
o baccalà? Dev’essere il famoso Secondo problema di Parenzo”
“Il
primo qual è?”
“Perché
non m’ami più?”
zero commenti mi mette tristezza...
RispondiEliminanemmeno il mio leone ha ricevuto commenti
RispondiEliminanon ti preoccupare succede
mi dispiace, ero in viaggio, di solito almeno commento io, però l'anonimo invece di scrivere "zero commenti" poteva commentare, che gli costa scrivere "che bella copertina", nulla, e fa felice una persona
RispondiElimina(oggi, alle ore 14, mi guardo dalla finestra l'America's Cup, però piove, cazzarola)
si, è vero, che bella copertina!
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