13.
- Finalmente sappiamo il nome della signora. Della morta
- esordì Pirro avviando il motore, con l'aria di chi ha in serbo una
sorpresa.
- Luisa Grisi Rinaldi - risposi distrattamente.
- Chi te l'ha detto? Il barone? Lui sapeva di chi era la
villa, ma non che la morta era la padrona stessa. Te l'ha detto lui?
- E a te chi te l'ha detto? - domandai, sorridendo della
sua palese delusione.
- Ho chiamato in ufficio con la radio della macchina: ha
risposto Liborio che aveva appena parlato con Olbia. Hanno
rintracciato il marito, anzi è lui che si è presentato ai
carabinieri con un giornale in mano e la faccia del pazzo. Era a
Siniscola con amici per fare pesca subacquea, e pare che non avesse
saputo nulla fino ad oggi: quello che brandiva pare che fosse, guarda
la fatalità, il primo giornale che comprava da una settimana e la
notizia l'ha letta in cronaca. Nel primo pomeriggio dovrebbe venire,
a vedere la villa e a parlare con noi. Ordini di Casula.
- Gli hanno fatto vedere il cadavere?
- E che si guardava?
- Non so, dicevo per dire. Non hanno detto nulla
sull'autopsia? si sa qualcosa?
- Ancora no, forse domani.
- Sai dove dobbiamo andare? Non devi entrare in paese.
- All'Associazione Velica, no? Devi parlare con la
giornalista pazza.
- Pure tu con la giornalista! Te l'ha detto Deidda o te
lo sei pensato da solo?
- Appena l'ho vista mi sono detto: questa ha la faccia
di chi sta cercando di fare lo scoop. E poi me l’ha detto anche
Deidda. Siamo stati a cena insieme, perché siamo soli tutt'e due,
mogli e figli in vacanza.
- Ma se ci abitate, nel paradiso delle vacanze! Dove le
spedite, le famiglie?
- I miei se ne vanno a Matera a trovare nonni, cugini,
zii, fratelli e nipoti. Quelli di Deidda non lo so, sono partiti
proprio ieri. Magari gli piace la montagna.
Avevamo lasciato la provinciale per una strada che
tagliava in direzione del mare. La costruzione che ospita
l'Associazione Velica si trova al margine di un piccolo comprensorio
di cui fanno parte una ventina di villini immersi nel verde, un
centro commerciale e, strategicamente dislocati lungo le stradine
interne, vari craft-shop che vendono tappeti sardi, sandali di cuoio,
finti bronzetti nuragici e orribile oggettistica in sughero. C'è
anche una discoteca con ristorante. Il bar dell'Associazione è
uno dei miei preferiti: la mattina c'è sempre poca gente e i rari
frequentatori sono velisti, alcuni clienti abituali, altri
occasionali, di quelli che d'estate fanno il periplo della Sardegna
iscrivendosi a tutte le regate. Io sono proprietario di un gozzo di
legno, armato con vela latina: fino a qualche anno fa tutti mi
guardavano come un paria, dall'alto dei loro supponenti yachts. Ma da
qualche tempo la vela latina fa molto tendenza. Ci sono apposite
regate, club esclusivi e le imbarcazioni d'epoca si vendono a peso
d'oro, come pure le vele, se fatte, come dovrebbe, di tela. Le rare
volte che esco a veleggiare vengo quasi sempre fotografato da qualche
fanatico che magari, beato lui, si spenzola da uno stupendo
duealberi. Prima mi scocciavo, poi ho cominciato a pavoneggiarmi,
alla fine mi sono iscritto all'Associazione, il che mi dà diritto a
partecipare a qualche regata senza pagare la quota, e a un
trattamento di riguardo al bar e all'annesso ristorantino.
Congedai Pirro, rassicurandolo circa il mio rientro e
promettendogli che, in caso disperato, gli avrei telefonato per farmi
venire a prendere. Attraversai il patio escludendo i tavolini
esterni, troppo esposti a maestrale. Dentro non c'era nessuno, tranne
il barista che mi indicò con aria complice il mio tavolo d'angolo,
da dove si può ammirare la baia sottostante e una vasta porzione di
terra libera da costruzioni, bellisima anche d'estate ma
struggente a maggio, nel pieno della fioritura del mirto. Il tempo di
ordinare un caffè e una donna entrò nel locale, si guardò
rapidamente intorno e si diresse decisa verso il mio tavolo.
Indossava una camicia bianca da uomo, le maniche rimboccate fino al
gomito, un paio di jeans e scarpe da tennis blu. Era Marta Fresi. Ed
era bellissima.
bueno, pero cuando escobano?
RispondiEliminalas novelas policial sin escobadas son siempre asquerosidad!
RispondiEliminacomprendido Pilon?
RispondiEliminavos non sabe leer enta las palabras
RispondiEliminaMiguel