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venerdì 24 febbraio 2012

ADESSO ALTRE PECORE capitolo dieci


in copertina Adelina e l'autore colti in un momento di intimità

DIECI

Quando ho raccontato ai miei amici la mia morte sugli sci e la nuova vita da abete filosofo quelli erano già alla terza dama di bianco, Camilla ballava da sola importunando i passanti (“ti amo cocco, fai quattro salti con la presente gnocca?”), Ciocci farneticava di colpi in banca dei bei tempi della gioventù, Nello e Terzi giocavano a morra sarda, e insomma ad ascoltarmi c’erano solo Bob e Manfredi. Manfredi suonava la colonna sonora di Schindler’s list, quella originale di John Williams, non quella di "Wojciech Kilar", ed è chiaro che una musica così suonata alla fisarmonica fa piangere anche il marmo di Carrara, e infatti Bob l’americano piangeva e tirava su col naso.
Però a un certo punto ha smesso, è diventato rosso di rabbia e voleva picchiarmi, tanto che Manfredi si è dovuto togliere la fisarmonica per venirmi a difendere, Bob è grosso, se vuole fa molto male. Gli ho chiesto perché, cosa mai gli ho fatto, e lui ha detto che dico troppe balle, che devo smetterla una buona volta, che loro sono uomini sensibili e prima o poi gli viene un infarto, in più con quella musica struggente…poi si è calmato, ha bevuto mezzo litro di bianco di Grottaferrata e ha detto più o meno così:
“Prima dici che nun posso diventà er prossimo Papa perché er cardinale un’anima già ce l’ha e poi stai a raccontà che te sei sdrumato su un arbero gentilissimo che t’ha subbito fatto entrà…anche l’abete già ce l’aveva l’anima, come er cardinale, l’anima de li mortacci tua!”
Questo ha detto Bob e io ci sono rimasto di stucco, di solito non dimostra tanto acume, così gli ho risposto che in casi eccezionali l’anima trasloca anzitempo, prima che il suo compito sia finito, per grave incompatibilità con l’involucro. Così era successo al mio abete, quando ci ho sbattuto era vuoto, poi ho saputo che l’anima precedente a furia di vedere sciatrici strafiche e culetti che ancheggiavano era dovuta uscire, ormai folle di desiderio, ed entrare in un maestro di sci abbronzato mandando a ramengo quella che ci albergava. Il maestro aveva preso lo skylift con la prima sciatrice che saliva consumando un amplesso tra i primi due piloni dell’impianto di risalita.
Qui Bob si è fatto una gran bella risata e gli è passata subito la malinconia, gli è piaciuta molto la storia dei piloni, allora visto che a me piace far ridere gli amici ho continuato dicendo che quel maestro e quella sciatrice avevano deciso di comune accordo di provare su tutti gli impianti di risalita della val Pusteria, seggiovie da uno a quattro posti, funicolari terrestri, cabinovie bifuni e trifuni, seggiovie a morse fisse, ovovie, e poi non ancora soddisfatti avevano rubato un gatto battineve Pistenbully Paana facendoci sesso tutta la notte, ogni tanto rinfrancandosi con una bella fetta di panforte. Qui Bob, quando ho tirato fuori la balla del gatto, si è gettato a terra ridendo a crepapelle e i turisti che passavano lo guardavano inorriditi, qualcuno lo fotografava, però Camilla li faceva correre via proponendogli un tango.
Comunque quella dell’anima che trasloca anzitempo non è una balla, io non le dico le balle, solo quando voglio un po’ colorare il racconto o divertire gli amici. Del resto tutti abbiamo conosciuto qualcuno che di punto in bianco è completamente cambiato, da arrogante a gentile o viceversa, e insomma cosa credete che gli sia successo? C’è stata incompatibilità, è chiaro. L’anima non ha retto più e se n’è andata, ha lasciato l’involucro senza anima, è scappata via. L’involucro si è sentito morire, come il Commendatore, ha detto e dal seno palpitante sento l’anima partir…ma poi non è morto, è solo rimasto senza anima. Se l’anima è fuggita per grave incompatibilità con un involucro criminale e spietato allora è probabile che qualcuno senza saperlo abbia detto la verità, ossia che a quello manca l’anima.
Ci sono involucri che restano vuoti un sacco di tempo, e si capisce, le anime in cerca di un nuovo abitacolo non si fidano, pensano che se alla sua età è ancora vuoto non c’è da fidarsi, dev’essere un poco di buono o avere un caratteraccio. Non era il caso del mio abete, rimasto vuoto per eccesso di fregole represse. E dagli a vedere slalom di culetti invitanti a un certo punto non ce l’ha fatta. Non capita spesso, ma non è difficile immaginare che possa accadere, soprattutto agli involucri fissi, privi di mobilità. Quelli che hanno gambe, pinne, ali o altri sistemi di locomozione di solito cercano di soddisfare i loro desideri senza arrivare a soluzioni così drastiche come il trasloco anticipato, ma non mi sentirei di escludere che anche a molti di loro sia successo.

12 commenti:

  1. Questo fatto che i corpi abbiano un carattere ... Tra un po' anche la anime avranno un aspetto, un viso, una voce propria. E poi, se i corpi possono vivere senza anima, mi immagino che anche le anime possano vivere senza corpi. A te è mai capitato? Cosa si prova? Ti è mai capitato, a te, anima mite e generosa, di vivere in un corpo intemperante ed avaro?

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  2. Dimenticavo, il panforte ce l'hai infilato proprio di malagrazia. Attento, sei andato molto vicino agli esempi di truffa che ti ho indicato.
    La parola deve essere inserita come se fosse un piccolo anello in una nicchia fatta nelle fondamenta di una casa. L'anello è in sè insignificante e non ha nessuna funzione nè stastica nè estetica ecc., ma non avresti mai potuto metterlo dopo la costruzione della casa senza doverla distruggere. Così deve essere la parolina ...
    Impegnati di più con calzamaglia anche perchè Gavino Porcu è un lettore molto esigente.

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  3. P. S. Oltretutto il panforte è una delle cose più poetiche che esista. E' possibile che un poeta sensibile come te non ne sia stato ispirato?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ad una attenta lettura del capitolo nove, compiuta al fine di accertare nuovi elementi utili all'azione legale promossa dal mio cliente,ho rilevato che vi si trova già la parola "calzamaglia".
    Perciò, su mandato del mio cliente, comunico che la nuova parola non è più "calzamaglia", ma "mutande di lana"
    Il rappresentante legale (avv. N. A.) del cav. Gavino Porcu

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  6. questi commenti scombussolano troppo il mio autore
    e stravolgono anche la storia, così il capitolo 11 che mi ha appena conseganto è assolutamente irriconoscibile nello stile e nella sostanza, perciò sareste pregati di fare dei commenti incoraggianti e non solo bastoni tra le ruote e trabocchetti, Ged da te questo non me l'aspettavo proprio.

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  7. Hai ragione, ma è il mio corpo che bilioso e intemperamente. Ora cercherò di far prevalere la mitezza e la modestia della mia anima. (O è il contrario?)

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  8. ma laddove: Commento eliminato
    Questo commento è stato eliminato dall'autore., e' l'autore del commento ad aver eliminato il proprio commento, o l'autore EC ad aver eliminato un commento altrui? chiedo questo perche' nel secondo caso chiederei ai cugini di campagna (gli autori di anima mia)di dare un po' un'occhiata e ristabilire ordine e rispetto.

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  9. Sono appena le sei e mezzo del mattino e mi trovo davanti una valanga di accuse da cui difendermi per salvaguardare la mia reputazione di uomo e scrittore. Comincio dall'ultima, appena velata ma crudele: l'autore non può intervenire con censure sui commenti a meno che non coincida con l'editore, ma non è il caso. Io e Giovannandrea siamo diversi, molto diversi.
    A Ged, che reputavo una mente raffinata, faccio notare che non sono il protagonista del mio libro, è lui che s'intende di anime, quindi chieda a lui se ne è capace. Su "panforte" non racconti sciocchezze, si sa che è l'ideale per riprendersi dallo sforzo fisico dell'amplesso amoroso...in galera...in galeeeera!
    E.

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  10. Scusate. Ma ieri, all'anagrafe, ho avuto informazioni precise e dettagliate. Un certo Antonio Ciocci (in effetti un po' evanide, non riesco a ricordarne i tratti) mi ha confidato di essere non una persona reale, ma un personaggio di Enrico Careri (che lui chiama Babbo), lasciato in circolazione. Mi ha anche detto di stare attenti, perché sia EC che l'editore sono "ladri di anime" (ricordate la copertina con le facce in padella?). Nel senso che tu entri nel sito, posti un commento e diventi un personaggio del romanzo, che non è quello che leggi ma il blog nel suo complesso. E non è finita: siccome diventi un personaggio, anche la tua vita cambia e vieni coinvolto in storie assurde, senza nè capo nè coda (adesso io mi sto occupando delle elezioni del Senato accademico e vi assicuro che non è affatto normale il corso delle cose e anche ciò che i "personaggi" dicono). Siccome i due sono in combutta, potrebbe invece capitarvi di finire in una scultura, che è più grave. I sintomi della trasformazione sono questi: dolori articolari, specie alla schiena, comparsa di rughe sul viso, legnosità del movimento, pietrosità del pensiero. Antonio Ciocci mi ha detto di avvertirvi tutti: lui non riesce ad entrare nel blog perchè "il babbo" gli ha fatto rompere il PC (e la stufa). Pilon

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  11. Dunque l'autore non è anche il personaggio del racconto? Dunque tutto ciò non è che finzione letteraria? Dunque la trasmigrazione forzata della anime non esiste?
    Ma io cosa ci faccio nel corpo del mio bagnino? Sono finzione anch'io? E le straniere che dovevo farmi la prossima estate a Platamona? (si, perchè a Platamona bengono le straniere, magari polacche, bielorusse, ucraine, ma gran tronchi di canna, vi assicuro)

    L'anima già di Gavino Porcu, gestore di stabilimenti balneari

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  12. qui si passa ogni limite, mille torbidi pensieri mi s'annidan nella testa... in galeeeera!

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