Sono vent'anni che te ne sei andato
Antonio, nel mezzo del cammin di nostra vita, volevo dirti che mi
manchi, ci manchi, perchè siamo stati in tanti a volerti bene ....
Con te se n'è andato l'amico
d'infanzia su cui puoi sempre contare, con cui avresti voluto
confrontarti e andare avanti, ogni tanto mi vieni a trovare in sogno,
sempre malato ma ottimista, in realtà subito dopo morto i sogni
erano veri e propri incubi...lo dico qui anche a pochi intimi, che
forse non sanno che quando sei morto ho dovuto trasportare il tuo
corpo in barella dalla sala degenza all'obitorio con il medico
curante, perché il personale non poteva farlo in quanto era un
ospedale infantile, una cosa fatta quasi di nascosto … risultato nei
sogni seguenti, io ero il Tuo assassino e cercavo sempre di
nascondere le prove del delitto ...probabilmente era anche un senso
di colpa di essere io vivo e tu morto, di essere stato troppo poco al
tuo fianco negli ultimi giorni...fatto sta che ho sofferto veramente
molto la tua perdita e questi sogni li ho vissuti come una ingiusta punizione.